lunedì 21 maggio 2012

Giornalisti della domenica

Buongiorno a tutti, 
quest'oggi purtroppo mi vedo costretto a scrivere un post "politico", anziché i soliti consigli sul softair. 
Chiedo scusa fin da ora per l'eccessiva lunghezza del post, ma si è rivelata necessaria!


INTRODUZIONE
Alcuni giorni fa, il giornalista Gianni Lannes ha riportato sul suo blog un primo articolo di quantomeno dubbia veridicità sul mondo del softair, riproposto anche sul sito Informare X Resistere (onde evitare eventuali modifiche post-critiche da parte dell'autore, mi son preso anche la briga di salvare il suo post come immagine) . 
Il suddetto articolo, rimbalzato sul forum più letto dai softgunner italiani, ha subito prodotto una valanga di commenti contro l'autore, richieste di rettifiche e a suo dire offese e minacce.


LE GAFFE TECNICHE SUL SOFTAIR
Partiamo quindi con l'analizzare il perché Gianni Lannes è stato prima di tutto accusato di palese ignoranza sul mondo del softair, perdendo immediatamente credibilità come giornalista agli occhi dei praticanti (e non). 
Ecco servita la carrellata dei suoi grossolani errori che ho personalmente evidenziato in rosso:




Quindi, ricapitolando, secondo Lannes i softgunners usano armi che sparano a 70 metri rendendo necessarie le cure in ospedale e, se si finiscono i colpi, si pratica un po' di lotta greco-romana per vedere chi la spunta. Oltre all'evidente masochismo dei softgunner e gli ospedali che brulicherebbero di feriti ogni santa domenica, è anche evidente che si tratta di uno sport praticato da milionari, date le attrezzature che si utilizzano...
Per gli ignoranti in materia, che magari hanno creduto all'articolo di Gianni Lannes, spieghiamo come funziona il softair:

  1. gli scontri corpo a corpo non esistono, anzi sono espressamente vietati;
  2. a distanze ravvicinate non ci si spara, ma si dichiara colpito l'avversario, che lo accetta di buon grado;
  3. esclusa la protezione agli occhi obbligatoria, un softgunner potrebbe anche giocare nudo se lo volesse;
  4. tutte le repliche di armi usate hanno una potenza inferiore ad 1 joule, e data la leggerezza del colpo, quest'ultimo difficilmete supera i 40 metri (soprattutto in un bosco con alberi e foglie);
  5. superkurz è un termine che non conosce neppure google; le repliche hanno prezzi che variano dai 100 a più di 1000 euro ed ogni giocatore sceglie liberamente quanto spendere;
  6. computer microscopici, telerilevatori e puntatori frontali sono parole dette a caso, ma si usano bussole e rilevatori gps (usati dalla protezione civile, dai raccoglitori di funghi e dagli escursionisti);
  7. in alcuni tornei, a pagamento, è stata simulata un'incursione con l'utilizzo di elicotteri; parapendio o tuffo da una scogliera non credo venga praticato, dato che un'arma elettrica a contatto con l'acqua non funzionerebbe più.

LA TATTICA DI LANNES
Spiegati gli strafalcioni tecnici commessi del giornalista avverso al softair e dedotto che l'autore non ha mai giocato una partita, passiamo ad analizzare la tattica usata dal suddetto nella stesura del suo articolo. Basta poco per capire che Gianni Lannes nel suo post, altro non fa che "cercare alleati", affinché si schierino al suo fianco contro il mondo dei softgunners. Ed è proprio questa la parte più rivoltante da leggere e che a mio dire, esige delle scuse, se non verso i praticanti del softair, quantomeno verso i suoi lettori. 

- Il traffico di armi
L'articolo, per generare clamore e interesse, nelle prime righe parla di un pacco rinvenuto a Fiumicino contenente mine anti uomo, filo ed esploditori, munizioni per carri armati ed altro ancora.
Ebbene, cercando l'articolo online, ho scoperto che si tratta di una notizia del gennaio 2004.


Quindi, Gianni Lannes, sfrutta una notizia vecchia 8 anni per attirare lettori e poi partire con l'attacco al mondo del softair. 

- Nazismo, USA e guerrafondai
Poche righe dopo, parlando delle origini del softair, l'autore snocciola una "casuale" vicinanza tra le parole Stati Uniti e guerrafondai, e poco dopo paramilitari neonazisti. Peccato che sulla wikipedia, degli USA non se ne parli... 
Sarà stato un errore? un caso? O solo un po' di pepe per i lettori anti-americani che frequentano il suo blog? 



- Ospedali pieni e ferimenti gratuiti
Affibbiate le etichette di nazifascisti, sui softgunners piombano anche quelle di procuratori di ferimenti, anche mortali, che la "setta dei finti armaioli" riesce addirittura a camuffare come incidenti; questi "soldati della domenica", sembrano avere addirittura più potere degli agenti della CIA. 


Chiariamo subito:
  1. i carabinieri di zona conoscono sempre luogo e data delle partite;
  2. le aree di gioco e i sentieri che portano ad esse, sono delimitate da cartelli di avvertimento;
  3. la gente comune che si muovono nei boschi spesso indossa abiti appariscenti e il gioco viene immediatamente interrotto - anche attraverso comunicati via radio-;
  4. onde evitare interruzioni, gli stessi softgunners giocano in aree ben lontane da campeggi o altro; 
  5. credo sia a dir poco improbabile incrociare bambini soli che vagano nei boschi, e addirittura ferirli.
Riguardo al tragico incidente di Francesco Solofrizzi, le testate giornalistiche riportano che è scivolato su una zattera nei pressi di un fiume, annegando forse anche a causa del peso dell'abbigliamento militare che indossava; di sicuro non è stato un colpo di pochi grammi a togliergli la vita.
Siamo quindi di fronte ad un palese atto di disinformazione?
E quanti normali bagnanti ogni anno perdono la vita sulle rive di fiumi, laghi e mari? 
E quanti piloti, calciatori, sciatori, surfisti ecc. perdono la vita durante eventi sportivi in cui vengono anche ricoperti da montagne di soldi?
La morte di uno sportivo è sempre una tragedia, e riesumarne il ricordo per collegarlo in modo fazioso ad un'accusa contro la categoria a cui lo stesso sportivo apparteneva credo sia un atto indefinibile.

- Gli ambientalisti e i terremotati
Ma andiamo avanti, perché il vortice di bufale non si ferma di certo qui; dopo qualche battuta, Lannes tira in ballo anche la natura, le riserve protette e i paesi abbandonati dopo il terremoto in Abruzzo. Obbiettivo? Forse colpire al cuore gli ambientalisti e i terremotati finiti sul suo post. Leggiamo cosa dice: 


Facciamo chiarezza:
  1. Le partite si svolgono su terreni privati o su terreni pubblici di cui si ha la concessione ricevuta dal comune e se un club o gruppo di giocatori non rispetta queste regole è perseguibile penalmente.
  2. Dato che dei privati credo non possiedano riserve naturali protette, i permessi a giocare nelle stesse devono arrivare dagli enti che le riserve le gestiscono -cosa alquanto improbabile-.
  3. Per le aree abbandonate dopo il terremoto, vale quanto detto al punto 1.
  4. I colpi utilizzati sono di materiale biodegradabile.
  5. Nel gioco del softair, è fondamentale il silenzio, quindi il disturbo della fauna è minimo.
- Mercenari e Israele
Pensate che le accuse siano finalmente terminate? No anzi, tanto per attirare qualche pacifista anti-israeliano in più, il nostro Lannes ci parla di non precisati softgunners, divenuti dopo qualche corso di addestramento in Isreale, dei contractors provetti. Leggiamo:


Tanto per essere pignoli: 
  1. Executive outcomes è una società di contractors chiusa nel 1998;
  2. Cercando su internet qualcosa su Rafael Eitan e Rehavam Zeevi associati al softair si trovano solo gli articoli di Lannes;
  3. Addestramenti clandestini all'uso delle armi... in Svizzera? Non stiamo mica parlando di "lupi solitari" che si imboscano nelle cave abbandonate e sparano un po' di colpi, anziché andare al poligono di tiro?
  4. La parte in verde è una frase che sembra tratta dal sito web di un club di Softair, ma di cui non vi è traccia nel web.
Insomma, un bel minestrone a quanto pare cucinato ad arte per fondere problematiche di gravità internazionale con i softgunners. 
Ma voi, credete davvero che società di mercenari, assumano ragazzetti che giocano di tanto in tanto con fucili giocattolo nei boschi toscani, per mandarli in Iraq o Afganistan?



CONCLUSIONI
Quali fossero gli obbiettivi di Gianni Lannes non è tutt'oggi molto chiaro.
- Aumentare gli accessi del suo blog e del suo portale?
- Registrare il record di commenti, per cercare tra essi la prova dell'esistenza di fanatici tra i softgunners?
- Ricevere buste di pallini biodegradabili come messaggio intimidatorio?
- Definire noioso il softair -anche se non ci ha mai giocato-?

Sinceramente, credo che pochi l'abbiano capito, anche dopo aver letto il suo secondo post sull'argomento.

Io personalmente dico e credo che, i club di softair facciano tanto per la collettività, anche più degli sport comunemente praticati. 
Il legame che si crea tra i giocatori e la sportività alla base stessa del gioco è qualcosa che difficilmente ho visto in altre realtà sportive.
L'attenzione verso l'ambiente in cui si gioca e i materiali utilizzati è altissima e sempre volta alla ricerca del minor impatto ambientale.
I ricavati dei tornei vengono spesso donati in beneficenza come contropartita per la concessione dei terreni.
Al termine delle partite, non ci sono serate in tv con processi sportivi, ma un panino tutti assieme ed un "grazie, arrivederci e alla prossima". 

Mi sembra scontato che, come in tutti gli sport, si possano trovare soggetti "deviati", ma è compito dei club e della comunità dei giocatori escluderli (e questo avviene).
Mi sembra altresì scontato che, anche nel softair, possano verificarsi incidenti di diversa entità, ma non è di certo l'unico sport ad averli e di sicuro non ne ha il numero maggiore. 

Per finire, mi sono permesso di scrivere questo post per rispondere a pesanti attacchi e soprattutto pesanti errori figli dell'ignoranza che favoriscono la creazione di falsi miti.

Rispetto in ogni caso l'idea di chi non approva questo sport, come c'è chi non approva le gare automobilistiche o i giocatori di calcio strapagati, i videogames o i film di guerra. 

Garantisco inoltre che non mancherò di approvare commenti al mio articolo anche se contrari alle mie idee, cosa che invece, qualcuno che inneggia alla libertà di pensiero ed espressione e alla democrazia, si è "dimenticato" di fare. 

Prima di salutarvi, ringrazio la redazione del sito informare per resistere, per il passo indietro fatto verso il mondo del softair che trovate a questo link.




2 commenti:

  1. Ottima replica esauriente in tutti punti

    peccato non avremo replica di scuse dell'interesato

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    Risposte
    1. Grazie Riccardo!

      Ho provveduto anche a farlo postare su http://informazioneconsapevole.blogspot.it/2012/05/articolo-di-replica-giochi-di-guerra.html che aveva precedentemente proposto l'articolo di Gianni Lannes.

      Ciao!

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